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This is Cosmos Country

Pagina italiana sulla squadra di "soccer" americana più famosa al mondo: I New York Cosmos

Cosmos, imperativo vincere

 

Periodo difficile per i New York Cosmos sia in campo dove nonostante il buon gioco i risultati non arrivano che dal punto di vista societario vista la decisione arbitraria di destituire la Nasl del ruolo di seconda divisione e assegnarlo unicamente alla USL. Il magnate Rocco Commisso ha parlato chiaro, le condizioni affinché lui resti come presidente della squadra è che mantenga almeno la seconda divisione, per cui se la lega venisse declassata a terza divisione sarebbe la fine sia della società che della lega. Si dice che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, e questa decisione arriva proprio poco tempo dopo l'ufficializzazione della NISL, nuova terza divisione che in un futuro prossimo dovrebbe sperimentare proprio con la Nasl un sistema di promozioni e retrocessioni, un tabù nel soccer Usa e nei pro sport a stelle e strisce in generale, e proprio quando nuove expansion franchises stavano per essere annunciate dopo l'arrivo di San Diego, capeggiata da Demba Ba ed altri calciatori internazionali, California United, nonché Jacksonville venduta dalla lega che l'aveva presa in gestione per non farla fallire, ad un nuovo proprietario, l'imprenditore Robert Palmer. La società newyorkese, per mano del proprietario ha rilasciato un comunicato dove si impegna a terminare il campionato nella miglior maniera possibile e che il patron Rocco Commisso farà quanto in suo potere per vanificare questa decisione a suo avviso ingiusta ed arbitraria. Purtroppo il triste copione delle soccer wars, uno dei peggiori handicap che ha caratterizzato la storia del soccer Usa e ne ha spesso azzoppato la crescita, non è un qualcosa di relegato al passato, ed essendo l'attuale Nasl una scissione della USL, ora alleata della MLS entrambe le leghe, aiutate dall'uomo dei poteri forti in capo alla federazione calcistica statunitense Sunil Gulati, sia per puro spirito di vendetta che per eliminare uno scomodo concorrente hanno cominciato contro la lega che porta il nome di quella che fu la lega pro soccer più famosa d'America una guerra senza quartiere cominciata già alcuni anni fa, una guerra fatta di sottrazioni di squadre da una lega all'altra, sodalizi concorrenti nello stesso territorio e sordidi intrighi diplomatici per far fallire squadre e sostituirle con altre dal giorno alla notte. Montreal Impact e Minnesota United sono state cooptate in MLS, e su questo ci sarebbe poco da dire, non essendo il soccer Usa un sistema funzionante a promozioni e retrocessioni è normale che alcuni presidenti abbiano ambizione di portare i loro sodalizi in quella che ora è la top division americana, ma a questo sono seguite manovre per far fallire franchigie Nasl come nel caso di Atlanta dove gli storici Silverbacks hanno dovuto chiudere per via dell'arrivo degli Atlanta United spalleggiati dalla MLS e dalla NFL, Tampa Bay Rowdies ed Ottawa Fury sono state convinte a lasciare la lega per entrare in USL, cosa che a quanto pare sarebbe pronta a fare anche North Carolina FC. E' anche impossibile dimenticare come sono stati fatti morire i San Antonio Scorpions, sostituiti nel giro di una notte dagli attuali San Antonio FC di proprietà dei San Antonio Spurs grazie a trattative diplomatiche con la contea di Bexar ed il sindaco per l'acquisto del Toyota Park e lo scioglimento degli Scorpions. Per ora la lega si è appellata all'antitrust, decisione nata durante una riunione d'emergenza del Board of Governors, l'organo decisionale della Nasl, che proprio per bocca dell'italo-americano ha dichiarato :”La USSF non ci ha dato altra scelta che appellarci all'antitrust, la Nasl ha adottato questa contromisura non solo per difendere la lega stessa, ma anche il gioco stesso, i tifosi, gli azionisti, e tutti coloro che credono nel successo delle leghe pro soccer di questo paese”. Il documento presentato dal B.O.G. recita senza mezzi termini che la decisione della federcalcio a stelle e strisce è stata presa con la chiara intenzione di togliere di mezzo la Nasl per favorire MLS ed USL, e il partner commerciale della lega di Don Garber la Soccer United Marketing, escludendo dalle competizioni estive con rinomate squadre internazionali le franchigie Nasl. La richiesta contiene anche il mantenimento dello status di seconda divisione fino al pronunciamento dei giudici atti a visionare il caso aggiungendo che senza tale investitura la lega morirebbe. Il legale che difenderà la Nasl è il celebre avvocato delle cause sportive Jeffrey Kessler, invero non nuovo da queste parti, ma lasciando stare per un attimo i problemi della lega e consequenzialmente societari della squadra più famosa d'America bisogna dire che anche in campo le cose non vanno granchè bene. I New York Originals sono al penultimo posto nella classifica autunnale e per la prima volta nella loro storia recente sono fuori dai play-off. Tutto ciò accade perché la squadra dopo la vittoria casalinga contro la capolista Miami FC non è più riuscita a vincere, perdendo due partite e pareggiando le seguenti. Dopo il 2-2 ottenuto nella Carolina del sud, il 3 Settembre i Cosmos hanno affrontato in casa Jacksonville, che contrariamente alle aspettative di molti ha portato a casa i tre punti sconfiggendo i ragazzi di Savarese per 2-0, complice una brutta autorete di Juan Guerra ed un goal dell'irlandese Kilduff tra il 29' ed il 33'. Nonostante i biancoverdi abbiano avuto più di una frazione di gioco per rimediare al doppio inaspettato svantaggio ed abbiano tenuto palla per la maggior parte del tempo non sono riusciti a rendersi pericolosi pur tirando in porta il doppio di volte rispetto agli avversari, vincendo la maggior parte dei contrasti e impensierendo più volte il portiere avversario ma nel calcio vince chi la butta dentro ed il risultato ha avuto veramente il sapore di una beffa. Tutta la squadra è stata un po colpevole e il portiere Jimmy Maurer, spesso una garanzia per la difesa questa volta ha avuto le sue colpe e per questo motivo è stato poi accantonato da Savarese anche se nemmeno i suoi sostituti, specie Kyle Zobek, non hanno brillato. L'unica nota positiva della partita è stato il ritorno di Juan Arango e di David Diosa, ma sebbene il centrocampo della squadra sia ben rodato, anche se a mancanza di Ledesma si fa parecchio sentire, l'attacco come sempre rimane poco prolifico perché manca un giocatore di peso, e la difesa che era stata per lungo tempo uno dei fiori all'occhiello di New York ora è un colabrodo, sia per l'età del capitano Mendes prossimo al ritiro, le carenze del nazionale keniota Ochieng, un Barnes che sebbene sia un difenore roccioso e con anni di esperienza in MLS alle spalle non sembra essersi ancora integrato negli schemi di Savarese, ed uno Jakovic che spesso deve sobbarcarsi il lavoro del centrale da solo. In attacco come sappiamo Amauri che doveva essere l'attaccante di peso della squadra se n'è andato senza lasciare il segno, Herrera, prolifico lo scorso anno a St Louis quanto fantasma nella grande mela, tra convocazioni per la Selecta ed infortuni, Mkosana tornato negli Usa con il contorno della commuovente storia del bambino italo-americano Angelo Coniglio, quasi mai utilizzato dal tecnico, Diosa, invero spesso utilizzato più in altri ruoli che non in quello originario, si è guadagnato uno scampolo di partita durante la sconfitta interna contro i floridiani e non si è più visto né in campo né in panchina, mentre l'argentino Pablo Vranijcan viene spesso utilizzato a singhiozzo e nonostante questo è già arrivato alla sua quinta marcatura. Anche l'ucraino Eugene Starikov finalmente utilizzato più assiduamente da Savarese è andato a segno due volte, e il giovane Bardic, che ha esordito in prima squadra nella difficile partita al Riccardo Silva Stadium di Miami contro la capolista è andato in rete dopo pochi minuti, vediamo cosa riserverà il futuro. Dopo la capitolazione interna contro gli Armada, New York è volata pochi giorni dopo in quel di Miami in uno stadio praticamente deserto visto il giorno infrasettimanale. Savarese ha effettuato dei cambi nel modulo e nella formazione, mandando tra i pali Zobek, cinque difensori ovvero Mendes centrale, Jakovic e Richter in linea col capitano, ed Ayoze e Mulligan a presidiare la fasce, Flores regista di centrocampo con Calvillo e Sztela sulle fasce e in attacco il giovane Bardic e Javi Marquez nel ruolo di punta. La partita è stata molto avvincente, spettacolare ed un monito per Miami casomai New York passasse da queste parti durante i play-off, e proprio il giovane Bardic al 10' apre le danze portando la squadra ospite il vantaggio. Al 44' pareggia Jaime Chavez e dopo qualche minuto di recupero si va negli spogliatoi sull'1-1. Al 63' è la squadra allenata da Nesta che passa in vantaggio ancora grazie a Chavez, ma all'81' ci pensa Pablo Vranijcan che era subentrato all'esordiente Bardic infortunatosi al 28'. Partita finita? Niente affatto, perché al 90' Jaime Chavez porta ancora in vantaggio la capolista, me i Cardiac Cosmos sono ben lungi dall'essere finiti e dopo appena due minuti Javi Marquez porta il risultato sul 3-3 finale, che avrebbe potuto essere una vittoria per New York se dietro ci fosse stata più coesione per non parlare di Kyle Zobek che ci ha ricordato un po la Gialappa's band quando sfotteva Fiori e Braglia aggiungendo ai loro cognomi il sostantivo saponetta. In ogni caso pareggiare a casa della capolista è sempre un buon risultato ma il 17 Settembre all'MCU Park si presenta ancora Jacksonville memore della vittoria di poche settimane prima, e Savarese schiera Zobek in porta, una difesa a tre con Ochieng centrale, Mendes terzino sinistro e Jakovic sulla destra, cinque centrocampisti, nell'ordine partendo da sinistra Ayoze, Marquez, Flores, Sztela e Richter riconvertito ala. In attacco Calvillo, trasformato in attaccante, fa compagnia al redivivo Irvin Herrera. Le cose partono subito male per la squadra di casa con gli ospiti che passano in vantaggio già al 13' con l'irlandese Kilduff, il quale raddoppia al 41'. Il primo tempo finisce e le squadre vanno negli spogliatoi con Jacksonville che conduce per 2-0. Tra il primo e il secondo tempo Ryan Richter lascia il posto ad Eugene Starikov, ed al 60' Irvin Herrera lascia il campo in favore dell'ex nazionale della Vinotino Juan Arango, ma le cose non sembrano cambiare perché al 65' David Ochieng, più un peso che una risorsa per la squadra, concede un rigore agli avversari che Jack Blake trasforma portando il risultato sul 3-0. Savarese le tenta tutte sostituendo addirittura il difensore africano con il centrocampista Juan Guerra al 69' ma questa scelta pagherà, perché al 79' Javi Marquez assistito da Juan Arango accorcia le distanze, dieci minuti dopo Eugene Starikov segna il suo secondo goal stagionale grazie ad un assist di Ayoze, ed al 94' è ancora lo spagnolo ex Sporting Gijon che imbecca Juan Guerra che ringrazia così il suo allenatore evitando un'altra sconfitta casalinga. Contro i San Francisco Deltas il modulo non cambia ma in campo stavolta scendono Holt, Mendes, Jakovic, Mulligan, Ayoze, Marquez, Flores, Guerra, Starikov, ed il duo offensivo Arango – Vranijcan. Passati in vantaggio al 19' con Juan Guerra e ottenendo il 2-0 al 60' grazie ad un rigore di Vranijcan negli ultimi dieci minuti di gioco i Cosmos hanno dilapidato il loro vantaggio grazie ad una doppietta dello spagnolo Devon Sandoval all'80 ed all'85' con gran delusione di Savarese e del pubblico presente che sperava finalmente di vedere vincere la propria squadra. Tralasciando le perplessità sulle scelte tecniche e tattiche ultimamente adottate dal tecnico venezuelano, al momento la squadra con 33 punti è fuori dalla zona play-off ma è alla pari con Jacksonville e North Carolina, con la squadra della Florida che ha una partita in meno mentre quella della Carolina del sud ne ha una in più. Proprio sabato le due squadre si affronteranno ancora all'MCU Park, inutile dire che la parola d'ordine è una sola: VINCERE!


 

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Le scelte tecniche di Savarese stanno lasciando perplessi sia tifosi che addetti ai lavori

Le scelte tecniche di Savarese stanno lasciando perplessi sia tifosi che addetti ai lavori

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