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This is Cosmos Country

Pagina italiana sulla squadra di "soccer" americana più famosa al mondo: I New York Cosmos

Cosmos, in viaggio verso le Bermude

La offseason dei Cosmos sta per terminare ed ancora non si hanno notizie riguardo i giocatori che completeranno i posti vacanti ancora presenti nella rosa. Ancora non è stato reso noto l'eventuale acquisto di Marchionni, che a quanto pare si sta ancora allenando con la squadra, nulla di certo nemmeno sul difensore ex Timbers Taylor Peay, il centrocampista ucraino Starikov, che bene aveva fatto durante il tour dominicano, né si hanno notizie sugli altri trialists che si sono uniti alla squadra durante il trittico di amichevoli né tanto meno di chi era stato visto alla conferenza tenutasi al Rocco Commisso Stadium o dato per possibile nuovo acquisto. Alcuni siti e giornali italiani avevano parlato di un interessamento della società agli italiani Barzagli e Diamanti, ma nemmeno di loro in bene o in male si hanno notizie, considerando anche la difficoltà a portarli nella Nasl a stagione in corso. Si vocifera che Lucas Mendes, giovane attaccante di belle speranze e vincitore del premio Gatorade Player of the Year 2016 ed attualmente matricola alla University of Virginia si sta attualmente allenando col resto della squadra nelle isole Bermude, dove i Cosmos terranno questa domenica la loro ultima amichevole prima di viaggiare ancora nei Caraibi, questa volta per l'esordio nel campionato Nasl 2017 in quel di Puerto Rico, patria del reggaeton e di Jennifer Lopez tra le altre cose. Il legame con l'arcipelago conosciuto al mondo per il famoso triangolo dove si racconta che fin dai secoli passati ad arrivare poi negli anni recenti, molte navi ed aerei sono scomparsi senza lasciare traccia, dando vita alle ipotesi più fantsiose, si perde nella notte dei tempi, quando nell'oramai lontano 17 Aprile 1971 quando in quel di St Louis, New York esordisce nel campionato NASL dopo due anni dal fallimento dei New York Generals con una vittoria esterna a casa dei St Louis Stars. L'uomo chiave di quella vittoria era il bermudegno Randy Horton, che riesce a segnare con un'azione partita da una punizione battuta da Kyriakos Fitilis. Horton con la sua statura, due metri di altezza, ed il suo fisico imponente metteva già di suo una certa soggezione agli avversari e rimase il bomber ufficiale della squadra fino al 1975, quando con l'arrivo dell'astro brasiliano Pélé fu ovviamente messo in ombra e successivamente venduto ai Washington Diplomats. Di quel giorno l'ex attaccante ora presidente della camera nel suo paese natio ha ancora ricordi molto chiari :”Ricordo quel goal. Mi vedo ancora correre da dove ero partito, con Steve Frank che mi insegue...e booom la palla va in fondo alla rete! Più di tutto il resto è stato bellissimo vincere la nostra partita di assoluto esordio nella NASL”. Horton diede altri dolori ai St Louis Stars nel 1972, quando il 26 Agosto 1972 segnò al quinto minuto la rete del vantaggio durante la finale NASL. Pochi minuti dopo l'inglese John Sewell, mosca bianca in una squadra composta prevalentemente di americani, consuetudine molto rara al tempo, pareggiò per gli Stars ma a pochi minuti dalla fine, il ceco Jelinek, finalista con la sua nazionale nella Coppa del Mondo 1962 contro il Brasile, segna su rigore consegnando a New York il suo primo titolo di fronte a 6102 spettatori. Horton, essendo nato nella Bermuda, territorio appartenente al tempo alla Gran Bretagna, fu parecchio influenzato dalla cultura sportiva portata dai colonizzatori, e cominciò a giocare a calcio e cricket, rappresentando la nazionale del suo paese in entrambi gli sport. Dopo aver dato i primi calci a un pallone professionalmente parlando coi locali Somerset Trojans, emigra in Inghilterra per studiare nel Culham College, sito nell'Oxfordshire. Durante il suo soggiorno inglese gli viene proposto di diventare un atleta professionista sia per il Worchestershire County Criket Club che, a livello calcistico per la storica squadra di seconda divisione Huddersfield Town, ma rifiuta entrambe le proposte. Anni dopo confesserà che quelle decisioni furono prese perché non amava l'Inghilterra trovando il clima eccessivamente rigido. Tornato in patria decide dopo poco tempo di completate la sua istruzione universitaria, questa volta negli Usa iscrivendosi alla Rutgers University del New Jersey. Nel frattempo non si scorda la sua passione per lo sport e gioca a livello dilettantistico nei Philadelphia Ukrainians, squadra di punta della German-American League, dove conoscerà l'inglese Gordon Bradley, ancora ignaro di diventare pochi anni dopo il primo allenatore della storia dei Cosmos. Bradley dovette di sicuro restare assai impressionato dalla possenza fisica e delle qualità del giovane attaccante delle Bermude, perché non appena gli venne dato l'incarico dal connazionale Clive Toye di costruire la squadra, dopo aver messo sotto contratto Joe Fraga contattò immediatamente Horton. Al tempo i giocatori della NASL non erano professionisti e durante la offseason dovevano guadagnarsi da vivere lavorando. La cosa non deve stupire considerando che il soccer al tempo era considerato uno sport minore ed etnico negli Usa e veniva spesso emarginato con la diceria di essere addirittura uno sport comunista, ma al di là di questo, in quegli anni anche nel baseball, al tempo lo sport più popolare del paese, ad eccezione delle grandi star, i giocatori meno conosciuti dovevano lavorare per portare a casa il pane. Horton riuscì grazie ai suoi meriti sportivi a guadagnarsi un posto di lavoro come guardiano al Jungle Habitat, zoo safari al tempo di proprietà della Warner Bro così come lo erano i Cosmos. Dopo aver militato successivamente nei Diplomats e nei disastrosi Hartford Bicentennials decise di tornare in patria dove intraprese una brillante carriera politica diventando addirittura ministro dello sport e successivamente anche dell'educazione, dell'ambiente e del lavoro, ed attualmente seppur all'oppsizione detiene la carica di presidente della camera, per la prima volta nella storia dell'arcipelago data ad un membro dell'opposizione. Durante i suoi anni di militanza in biancoverde è stato insignito più volte di premi ed encomi. Nel 1971 viene nominato Rookie of the Year e NASL All Stars, l'anno seguente oltre a vincere il titolo viene insignito del premio di MVP della lega nonché capocannoniere, nel '73 e '74 viene ancora nominato nella NASL All Stars, e durante il disastroso campionato dell'ultimo anno dell'era precedente all'arrivo di Pélé vince anche un premio nel suo paese natale, precisamente il Bermuda Jaycees' Outstanding Young Person Award. Nel 1981 invece viene riconosciuto tra le prime dieci persone ammirate dalla gioventù delle isole Bermude. Il legame tra New York e le Bermude non si esaurisce con Randy Horton, perché durante l'età dell'oro della squadra di soccer più famosa d'America, il famoso e sinistro arcipelago viene scelto come tappa della preseason prima del campionato NASL nel 1977 per due partite di preparazione contro l'Under23 locale e la nazionale maggiore. La prima sfida ha luogo l'11 Marzo contro la nazionale giovanile sotto una pioggia torrenziale tale da far abbandonare il campo cinque minuti prima della fine del tempo regolamentare. I 626 coraggiosi presenti potranno raccontare di essere stati testimoni di una quadruppletta di Long John Chinaglia. Due giorni dopo, contro la nazionale maggiore New York vince di misura con rete del solito Chinaglia. I presenti allo stadio saranno 3769. L'anno successivo verrà organizzato un trittico di amichevoli, e il 5 Marzo 1978 i Cosmos hanno ragione della nazionale locale per 4-1 con doppietta di Chinaglia, reti dell'inglese Dennis Tueart soprannominato “The Menace” e del croato naturalizzato americano Frank Grgurev, dinnanzi a 7000 spettatori. Il giorno della festa della donna New York affronta davanti a 4000 paganti l'Under23 sbaragliandola per 3-0 con doppietta di Chinaglia e rete del giovane Jim Millinder, che nonostante quella rete andrà incontro ad una carriera anonima. L'11 Marzo ha luogo il terzo ed ultimo incontro con i biancoverdi che dinnanzi a 5000 presenti si impongono ancora per 4-1 stavolta con marcature di Chinaglia, Bogicevic e doppietta di Tueart. Non è arrivata notifica di chi avesse segnato i goal della bandiera per la nazionale delle Bermude. Domenica 19 Marzo Randy Horton, forte della sua carica politica, darà un benvenuto ufficiale alla sua ex squadra, rinsaldando un legame e togliendo un po di polvere da una storia passata poi in secondo piano visti gli arrivi di Pélé e di altre stelle di indiscusso valore, ma come è giusto che sia anche le storie minori hanno diritto ad essere ricordate nella giusta maniera, e l'arrivo della squadra di Savarese nell'arcipelago è un altro passo importante per il rilancio del brand storico nei paesi confinanti con gli Usa. Aspettando quest'ultima amichevole e l'esordio annuale in quel di Puerto Rico, i tifosi dei Cosmos non sono rimasti con le mani in mano, e come è tradizione da queste parti hanno organizzato una festa con lo scopo di raccogliere soldi, e questa volta vista la situazione la questua è stata organizzata a fine di raccogliere soldi per l'ex centrocampista dei newyorkesi Sebastian Guenzatti e la sua famiglia. L'italo-uruguagio si era infortunato contro gli Ottawa Fury ed aveva saltato l'ultima parte del campionato, ma subito dopo la finale del 2016 anche lui, come gli altri giocatori era stato svincolato visti i guai finanziari della squadra in quel periodo. Il giovane Sebastian era ed è tutt'ora infortunato e trovatosi senza contratto era dovuto tornare a vivere a casa dei suoi genitori assieme alla moglie ed alla prole. Sebbene non si sappia cosa accadrà, se quest'anno o in futuro il centrocampista tornerà a giocare e con chi, ma già è stato visto allenarsi coi biancoverdi sebbene appartato, il che è comunque un buon segno visto che tra le altre cose il ragazzo di Montevideo è stato protagonista in tutte le stagioni fino ad ora disputate nella nuova versione del club ed era quindi presente, peraltro come uno dei protagonisti, durante la magica stagione del 2013. Il giovane centrocampista era presente alla festa assieme a Sztela ed il nuovo acquisto Guerra, e si è quasi commosso nel ringraziare i tifosi che gli hanno pure consegnato un premio :”Sono molto emozionato, tutto questo amore significa moltissimo, ho creato negli anni delle amicizie in campo e sugli spalti. Questo premio per me rappresenta un traguardo, tutto questo è fantastico, il sentimento che tutta questa gente prova per me e che io anche provo per aver giocato quattro anni nei New York Cosmos, è stato tutto straordinario sia perché i tifosi lo hanno reso straordinario sia perché avevo un gruppo di amici e compagni di squadra che sono stati fantastici, ed è per questo che oggi sono qui e voglio tornare ancora”. Cesar Treller, il portavoce dei 5 Points, l'unione dei gruppi di tifosi che seguono la squadra biancoverde ha prontamente aggiunto :”E' una seconda chance per vivere. Anche qualcosa di più per una persona come me che ha visto i Cosmos negli anni '80. E' una terza chance, ho perso la speranza due volte ed ora siamo ancora qui. Ma oltre a me ci sono qui tanti ragazzi che avevano pianto dopo la fine del campionato perché pensavano che i Cosmos non sarebbero tornati. Ed è per questo che abbiamo voluto premiare Sebastian, perché ancora non sa cosa il futuro gli riserva, è un ragazzo di Queens, è uno di noi, per questo la scelta è caduta su di lui, e consegnandogli il premio di Player of the Year è anche un modo per celebrare il ritorno dei Cosmos”. Danny Sztela, vincitore della precedente edizione non ha potuto astenersi dal dire la sua aggiungendo :”E' bellissimo tornare qui a New York, Smithfield Hall, e vedere che i 5 Points sono ancora qui. E' sempre bello venire qui e poter supportare i nostri tifosi nel modo in cui loro ci supportano ad ogni partita. E' fantastico poter interagire coi propri sostenitori. Certamente vincere un premio di questo genere non è un qualcosa che capita ad ogni giocatore, è qualcosa di importante per un calciatore, almeno secondo me. Poter interagire coi propri fans e dimostrargli che li rispetti nello stesso identico modo in cui loro rispettano te, e vincere questo premio per me è stato molto importante. Questa volta lo ha vinto Seba, dopo tutto quello che gli è successo. Gli sono sempre stato accanto, e vederlo qui stasera con noi è stupendo”. Il nuovo arrivato Juan Guerra è rimasto molto colpito dai supporters della sua nuova squadra ed ha esordito così :”Sono realmente felice di essere qui a New York e di far parte di questa nuova meravigliosa famiglia. Posso dire che quando venivo a giocare a New York notavo il modo in cui voi sostenete la vostra squadra, lo avvertivo a pelle. Ma ora, essere parte di tutto questo è molto differente, e mi piace molto. Mi piace che voi ci diate questa importanza e che noi ne diamo ai nostri tifosi, è molto importante”. Aspettando di sapere cosa riserverà il futuro a Sebastian Guenzatti a cui vanno i nostri sinceri auguri di vederlo tornare in campo e possibilmente con i biancoverdi della grande mela, alcuni siti ritenuti attendibili hanno divulgato due notizie riguardo l'MCU Park e la copertura televisiva della nuova proprietà di Rocco Commisso. A quanto pare i Cosmos potranno utilizzare sul turf della loro nuova casa il sofisticato manto erboso denominato Nexxfield, lo scorso anno in uso presso lo Yukon Stadium di Oklahoma City, casa delle gesta dell'effimero Rayo OKC. Quest'anno la squadra dell'Oklahoma sebbene non abbia ufficialmente dichiarato fallimento non si è iscritta al campionato Nasl e sul suo futuro restano molte incognite. Nel frattempo il socio di minoranza Sean Jones, proprietario di questo nuovo ritrovato ha deciso di affittarlo per l'anno in corso ai newyorkesi. Forse, il fatto che lo abbia affittato e non venduto come all'inizio si vociferava è segno che l'anno prossimo potremmo vedere ancora una franchigia pro soccer ad Oklahoma City battente bandiera Nasl. Al momento Jones si sta occupando della squadra femminile Oklahoma City F.C., che doveva essere anche il nome originario della franchigia Nasl, potrebbe tornare il soccer allo Yukon Stadium sotto queste nuove spoglie? Chi lo sa, nel frattempo la costosa copertura starà a Brooklyn per un anno. Un' altra notizia è che i Cosmos si sono lasciati definitivamente alle spalle la collaborazione con il network One World Sports ed hanno firmato un contratto con la tv locale MSG Network, presente nella grande mela dal lontano 1969, mentre la WPIX, altra storica emittente locale nata nel lontano 1948 che trasmette dall'Empire State Building, trasmetterà la partita casalinga contro il Miami FC degli ex Farfan, Lahoud e Freeman. Per il momento la copertura sarà per la sola Spring Season, in più la partita contro il Puerto Rico FC e quella di chiusura stagionale in trasferta ad Edmonton risultano essere prive di copertura televisiva, anche se si mormora che la trasmissione dei due match potrebbe essere a carico del network sportivo beIN. Aspettando di saperne di più in materia e di vedere la rosa della squadra finalmente completa da New York per ora è tutto

 

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Sebastian Guenzatti ritira il premio assieme alla sua compagna. Sarà ancora dei Cosmos?

Sebastian Guenzatti ritira il premio assieme alla sua compagna. Sarà ancora dei Cosmos?

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