17 Settembre 2016
Nonostante defezioni impreviste, convocazioni internazionali, infortuni, squalifiche ed una condizione di instabilità, i New York Cosmos riescono a farsi forza, contando sulle proprie forze ed aiutati un po dai passi falsi di Edmonton, sconfitta in casa dal risorto Miami FC e dei sorprendenti Indy Eleven ora un po in affanno, solidificano il loro primato in classifica sconfiggendo di misura quei Minnesota United che già sapendo di dover abbandonare la Nasl per approdare in MLS cercano comunque di finire il campionato tra le prime quattro posizioni e poter ambire così ai play-off. La gara di andata svoltasi al National Sports Center di Blaine, dimora storica della squadra nata come Minnesota Stars, aveva dato ragione ai padroni di casa con la squadra di New York incapace di imporsi, ed anche questa volta ad imporsi è stata la squadra di casa, che tra le mura dell'Hofstra Stadium è riuscita a portare i proverbiali tre punti in cascina e solidificare il proprio primato sebbene aiutata molto dalla giornata buona del portiere Jimmy Maurer che si è reso autore di alcune parate miracolose. Savarese aveva schierato in campo oltre al portiere titolare sopra citato la coppia centrale Mendes – Roversio, con quest'ultimo che dopo una lunga serie di infortuni gioca i suoi primi novanta minuti interi del campionato Nasl 2016, lo spagnolo Ayoze come terzino di fascia sinistra, oramai una garanzia, e il centrocampista riconvertito difensore Jimmy Mulligan con l'arduo compito di non far rimpiangere Hunter Freeman, recentemente volato in Florida per vestire la maglia del Miami FC. A centrocampo vediamo come regista lo scozzese Adam Moffat coadiuvato dai centrali Juan Arango, stella della squadra e lo spagnolo Ruben Bover, mentre sulle fasce viene schierato sulla sinistra l'italo-uruguagio Sebastian Guenzatti e sulla destra il colombiano David Diosa, che nato come punta e venendo poi trasformato da Savarese in difensore ora se la sta cavando egregiamente anche come centrocampista, dimostrando grande versatilità. Il reparto offensivo è costituito dal solo Lucky Mkosana. I primi minuti cominciano con la squadra ospite all'attacco con Ibson che si guadagna già al 2' un calcio da fermo per via di un fallo di Bover. Due minuti dopo J.C Banks è colto in posizione irregolare dal direttore di gara, e al 5' minuto sono i Cosmos a conquistare il primo corner della gara concesso dall'ex New York City Jeb Brosky. L'azione porta a un nulla di fatto e dopo soli tre minuti è Minnesota a guadagnarsi un calcio d'angolo concesso da Ayoze. Lance Laing riesce a tirare ma spara in alto, i Cosmos escono dalla propria metà campo e al 13' Brosky subisce un fallo da parte di Mkosana nella propria metà campo. Un minuto dopo è Damion Lowe a commettere fallo su Juan Arango, capocannoniere sociale di New York, ma quattro soli minuti dopo il temibile Christian Ramirez guadagna un calcio da fermo sulla propria squadra per via di un fallo subito dal brasiliano Roversio, l'azione però porta a un nulla di fatto e grazie ad un altro repentino capovolgimento di fronte David Diosa assiste Luky Mkosana che vede però il suo tiro intercettato dalla difesa avversaria, guadagnando però un altro calcio d'angolo. Al 22' Ibson commette fallo su Arango il quale appena due minuti dopo finisce in offside. Al 25' Arango ci prova ancora ma il suo bolide si spegne sulla destra. Al 29' David Diosa assistito da Moffat ci prova di testa ma senza fortuna. Al 30' Roversio viene ammonito per un brutto fallo su Christian Ramirez, ed al 31' J.C. Banks raccoglie un cross di Lance Laing ma non concretizza ed un solo minuto dopo i Cosmos sbloccano il risultato grazie ad un goal magistrale di David Diosa che intercetta al volo con perfetto tempismo un passaggio filtrante dello spagnolo Bover e con uno splendido cucchiaio coglie controtempo il portiere camerunense Sammy Ndjock e piazza la palla nell'angolo destro in alto, portando così New York in vantaggio di misura. La reazione dei Loons non tarda a farsi sentire con J.C. Banks che si guadagna prontamente un calcio di punizione per via di un fallo del capitano Mendes al 35'. L'incaricato al tiro è Lance Laing che al 36' prende in pieno la traversa. Al 37' Damion Lowe viene colto in fuorigioco ma riesce anche a finire sul taccuino arbitrale con un giallo per via di un fallo su Ruben Bover. La partita si ferma per qualche minuto ma si riprende con Mkosana in fuorigioco assistito da Jimmy Mulligan che commette fallo su Lance Laing, guadagnandosi così un calcio da fermo dal quale scaturisce un'azione che al 42' vede Christian Ramirez tirare centralmente nella porta difesa da Jimmy Maurer, ma sfortunatamente per lui e la sua squadra il portiere newyorkese fa buona guardia. Due minuti dopo però è Mkosana a tirare nella porta di Sammy Ndjok che salva in angolo. Il primo tempo, con un recupero di tre minuti a causa dei vari falli termina con un calcio d'angolo concesso da Ayoze. Il secondo tempo si preannuncia scoppiettante e non tradisce le attese, con Ibson fermato da Bover con un fallo e Lance Laing che tira in porta dopo soli due minuti su assist di Damion Lowe. Al 50' è il capitano Mendes a commettere fallo e ne segue un calcio di punizione diretto tirato di sinistro da Lance Laing ma il suo tentativo finisce alto. Un minuto dopo ci riprova di destro Christian Ramirez ma anche lui non centra la porta avversaria. Al 55' il portiere dei Cosmos Jimmy Maurer si rende protagonista di una parata spettacolare su Lance Laing il quale prova poi a sfruttare la ribattuta ma Jimmy Mulligan riesce a scongiurare il pericolo, con sospiro di sollievo per i 3318 spettatori presenti all'Hofstra Stadium. Al 60' ci prova per la squadra di casa Adam Moffat ma il suo tiro viene intercettato dalla difesa avversaria facendo così partire il contropiede dei Minnesota United con la conclusione di Lance Laing, assisito da Ibson che trova pronto Jimmy Maurer. Un minuto dopo Laing viene sostituito dal brasiliano ex Strikers Stefano Pinho, e dopo appena due minuti sul fronte opposto David Diosa lascia il posto al salvadoregno Andre Flores. Al 66' altra sostituzione per i Loons, con Ben Speas che prende il posto di J.C. Banks. Al 67' Ayoze, assistito da Juan Arango ha la possibilità di tirare ma Sammy Ndjock non si fa trovare impreparato e prontamente salva in calcio d'angolo. Al 68' grazie a un fallo di Stefano Pinho, Andre Flores guadagna un calcio piazzato dal quale scaturisce un'azione che vede il capitano Carlos Mendes sprecare una possibilità per il raddoppio con il suo tiro che finisce sulla destra. Un minuto dopo ci riprova Juan Arango assistito da Adam Moffat, ma nemmeno lui trova la rete del raddoppio. Al 75' Jimmy Maurer si rende ancora una volta protagonista riuscendo a sventare con la punta delle dita un pallonetto di Christian Ramirez e salva così il risultato. New York rialza la testa ed al 76' Arango fa capolino nell'area piccola dei Loons ma il suo tiro viene deviato in angolo da Jeb Brosky. Due minuti dopo ci riprova dalla distanza Sebastian Guenzatti, ma il suo tiro finisce a destra della porta avversaria. All'80' Lucky Mkosana viene ammonito per un brutto fallo su Brent Kallman, ed all'81'ancora una volta Jimmy Mauer si erge a difensore della patria vanificando un tiro pericolosissimo di Christian Ramirez bravo ad intercettare un cross di Ben Speas. All' 82' i Loons effettuano un'altra sostituzione mandando in campo Kevin Venegas al posto di Damion Lowe, i Cosmos fanno altrettanto dando spazio in questi ultimi scampoli di partita all'ex nazionale Usa Danny Sztela che rileva in campo Arango. All'85' Lucky Mkosana commette un altro fallo e due minuti dopo Savarese decide di sostituirlo con Jairo Arrieta. I tempi regolamentari finiscono e il direttore di gara decide di concedere ben cinque minuti di recupero ed al 91' Jimmy Maurer salva ancora una volta capra e cavoli deviando in angolo un tiro del pericolosissimo Christian Ramirez assistito con un cross da Ben Speas. Al 93' Flores finisce sul taccuino dell'arbitro per un fallo su Stefano Pinho, ma un minuto dopo riesce a tirare in porta grazie ad un assist di Ayoze ed è bravo Sammy Ndjock a deviare in angolo. Un minuto dopo il direttore di gara decide di fischiare la fine della singolar tenzone coi Cosmos che consolidano il loro primato sia nella Fall Season che nella classifica unificata valida per il North American Soccer Trophy. Nonostante il goal spettacolare di David Diosa l'eroe della partita è stato Jimmy Maurer che ha più volte messo una pezza alle pecche della difesa con parate a volte spettacolari, anche se è da dire che i Minnesota United sono una delle compagini più forti del campionato Nasl e considerando che l'anno prossimo approderanno in MLS sono ulteriormente motivati a chiudere col botto cercando di mettere le mani sul Soccer Bowl 2016, ed anche se nel campionato estivo dopo la sconfitta di misura riportata a New York sono stati scavalcati dai sorprendenti Miami FC nella classifica globale sono ancora in corsa per un posto ai play-off, e sicuramente non molleranno la presa fino alla fine, sono tutti avvertiti. Se fossero ancora una volta i Cosmos ad ospitare la finale in casa però, non potranno disputarla all'Hofstra Stadium, perché l'università locale non ha dato il nulla osta al sodalizio calcistico più famoso d'America, motivando il rifiuto per via della stagione sportiva NCAA. Al di là dei problemi tecnici questo ulteriore sgambetto mette la pietra tombale al difficile rapporto tra la franchigia Nasl e la Hofstra University, già incrinatisi dopo il rifiuto della suddetta di concedere il proprio stadio per le partite di US Open Cup dopo alcuni episodi di vandalismo accaduti lo scorso anno durante il derby tra Cosmos e New York City F.C. Certamente è ancora presto per sapere se New York approderà ancora una volta in finale, ma i dirigenti della società stanno già adoperandosi per trovare uno stadio con la capienza adatta all'evento. Scartato a priori il piccolo Belson Stadium per le dimensioni troppo ridotte ed il Kenneth PI Lavalle Stadium, impianto della Stony Brook University per questioni logistiche le opzioni più probabily restano il Jack Coffey Field nel Bronx, dove i Cosmos hanno già disputato e vinto l'incontro di Us Open Cup contro il New York City F.C., e l'MCU Park di Brooklyn, casa dei Cyclones dove la scorsa stagione i ragazzi di Savarese hanno sfidato gli Ottawa Fury nella regular season e i Fort Lauderdale Strikers durante le semifinali. Tifosi ed addetti al lavori sperano che l'ultima opzione citata sia quella che si concretizzi in caso i propri beniamini arrivassero a disputare un'altra finale un anno dopo l'addio di Senna e Raul. L'impianto può contenere circa 7500 spettatori ed è facilmente raggiungibile coi mezzi pubblici, senza contare la vista dell'oramai mitico luna park di Coney Island immortalato in varie fotografie e reso celebre da alcuni film. In più un'eventuale finale disputata all'MCU Park spianerebbe la strada per il trasferimento dei Cosmos nell'impianto dei Cyclones fino a quando finalmente si sbloccheranno le pratiche per la costruzione del soccer specific stadium e relativo impianto da 400 milioni di presidenti morti che da sogno per tifosi e dirigenti sta diventando un incubo, e se come prevedibile le medie spettatori in quel di Brooklyn saranno ben più alte di quelle anemiche registrate quest'anno all'Hofstra Stadium, Seamus O' Brien ed Erik Stover potrebbero lasciar perdere definitivamente Long Island per realizzare il loro progetto in uno dei più famosi e popolosi boroughs di New York, complici anche le dichiarazioni del presidente Eric Adams che più volte ha espresso il suo parere favorevole ad un trasferimento dei Cosmos nella sua Brooklyn. Un'altra notizia che è stata trattata dai media locali ed internazionali è stata quella dell'acquisto del centrocampista Andrea Mancini, figlio del celebre Roberto Mancini già calciatore in forza a Bologna, Sampdoria e Lazio ed attuale allenatore dell'Inter. Il cartellino del giocatore apparteneva al DC United dell'indonesiano Tohir, e durante le prime trattative per la cessione del giocatore si era parlato di un probabile prestito, ma la società capitolina ha infine deciso di lasciar andare il giocatore che è stato così messo sotto contratto dai Cosmos a titolo definitivo, occupando così l'ultimo slot disponibile per il tesseramento di giocatori stranieri sprovvisti di carta verde. Dopo aver mosso i primi passi nella primavera dell'Inter il giovane centrocampista ha seguito il padre in Inghilterra dove è stato tesserato dal Manchester City senza però riuscire ad arrivare mai in prima squadra. Durante la stagione 2011/2012 mancini viene prestato al Fano, militante in Lega Pro dove totalizza dieci presenze e due reti. L'anno seguente trova un ingaggio in Spagna nel Real Valladolid, dove però viene impiegato esclusivamente nella squadra B. Dal 2013 al 2015 Mancini è di stanza in Ungheria dove milita nella celebre Honved Budapest, già squadra della stella Puskas negli anni '50 e successivamente nello Szombathelyi Haladas, dove però colleziona solo due presenze. Ad inizio 2016 il figlio d'arte tenta la fortuna in America nella fila del DC United senza però riuscire ad esordire in MLS. Il curriculum del giovane centrocampista non si può definire esaltante, specie col cognome che porta, ma il tecnico Savarese, che lo ha scelto dopo un mese di allenamento coi suoi giocatori ha spesso lavorato con profitto sui giovani calciatori, basti pensare a Diosa, Mulligan, Bover e la scommessa vinta Danny Sztela, tornato a giocare dopo tre anni a causa di un brutto infortunio. Riuscirà Andrea Mancini a ritagliarsi un posto in squadra ed essere protagionista nella volata finale? Lo sapremo nelle prossime puntate, da New York per ora è tutto
THIS IS COSMOS COUNTRY