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This is Cosmos Country

Pagina italiana sulla squadra di "soccer" americana più famosa al mondo: I New York Cosmos

Steve Moyers

Attaccante di razza in una lega che non annoverava molti americani in quel ruolo, Steve Moyers rappresenta quello che avrebbe potuto essere il tipico giocatore americano se la North American Soccer League avesse continuato con la politica dei piccoli passi e cercando di sviluppare talenti autoctoni invece di inseguire lo status di “major league” dopo l’arrivo di Pélé nel 1975. Moyers nacque il 23 Settembre 1956 a St Louis, Missouri, come molti calciatori americani degli anni ’80, e come era consuetudine in quella che è chiamata la culla del soccer Usa, iniziò a giocare a calcio in tenera età. Alto circa 1m e 60 Moyers sviluppò presto l’abilità di essere sempre al posto giusto nel momento giusto, cosa poco comune al tempo nei calciatori americani, e durante una partita del campionato delle scuole superiori segnò addirittura 6 goal. Atleta a tutto campo, Moyers eccelleva anche nel baseball e nel tennis

 

Durante l’università Moyers giocò a calcio per un anno presso la University of Missouri di St Louis, venendo premiato All Midwest, ma presto si stufò del soccer universitario e decise di puntare più in alto, e nel 1977 partecipò alle selezioni indette dalla squadra cittadina, i St Louis Stars, militanti nella NASL. Al tempo la squadra locale era l’unica della lega che cercava di investire sui talenti americani, ma gli inizi furono duri anche per lui, gli Stars avevano in rosa Denny Vaninger, John Stremlau, Al Trost ed altri americani, i quali non si sarebbero certo lasciati impressionare da un ragazzo di 21 anni con alle spalle solamente un anno di college. Moyers battè i pregiudizi e divenne presto titolare, e all’esordio durante un’amichevole con la nazionale di Haiti venne posizionato in attacco in coppia con Vaninger e si fece subito notare segnando due goal, guadagnandosi così altre due apparizioni durante le quali segnò un’altra rete.

 

Nel 1978 gli Starts lasciarono il Missouri ed emigrarono ad Anaheim dove divennero i California Surf. Moyers seguì la squadra e totalizzò 26 presenze partendo titolare per 14 volte e totalizzando un rispettabile bottino di 7 goal, divenendo così il vice capocannoniere sociale. Ciò che piacque molto ai tifosi fu che Moyers diventava più forte col progredire della stagione, segnando 6 dei suoi 7 goal durante le ultime giornate. L’annata seguente aveva tutte le prerogative per essere l’anno di consacrazione del “Bomber Biondo”, vista la sua abilità di tirare staffilate con entrambi i piedi e la sua massiccia presenza in area di rigore, cosa che lo rendeva più unico che raro, un americano che oltre a giocare in attacco era capace di segnare consistentemente.

 

Nonostante ciò, la sua ascesa fu compromessa da un incidente in allenamento che gli avrebbe potuto costare non solo la carriera ma addirittura la vita. Durante un allenamento precampionato fu colpito al petto da un pallone che gli causò il collasso di un polmone. Moyers cadde a terra quasi incapace di respirare e fu salvato dalla respirazione bocca a bocca praticatagli dal portiere Dave Jorkest. Altri giocatori dopo una cosa del genere sarebbero stati relegati in tribuna per il resto della stagione lui invece una settimana dopo era già in campo all’esordio contro Dallas il 28 Aprile e segnò una doppietta, ma purtroppo non riuscì a entrare in forma durante la stagione ed a metà campionato perse il posto da titolare.

 

Per sua fortuna gli si presentò un’opportunità del tutto nuova per poter riscattare la stagione 1979: A seguito del successo della Major Indoor Soccer League e dell’indoor soccer, la NASL decise di organizzare un campionato indoor per la stagione 1979/80, i Surf furono tra le squadre partecipanti, e Moyers si adattò molto bene al gioco indoor segnando 10 reti in 12 partite. Nonostante la sua stella fosse ancora in ascesa la stagione 1980 lo vide ancora col ruolo di riserva di lusso. Il giocatore replicò così :”Ad inizio stagione sembrava proprio che dovessi ancora partire dalla panchina, penso che l’allenatore fosse convinto che io non potessi ancora partire titolare. Certamente ero molto arrabbiato visto che durante il precampionato avevo fatto molto bene, ma voglio che i Surf vincano e farò qualsiasi cosa affinchè ciò avvenga”.

 

Quando entrava in campo Moyers dava il meglio di se, come quando durante il primo minuto dell’esordio stagionale il difensore Steve Feeney si infortunè e Moyers venne mandato in campo per sostituirlo, e durante quella partita segnò una rete, mentre due partite dopo mise a segno una doppietta. Successivamente il giocatore ne fece un’altra e ancora segnò altre due reti nelle due sfide successive. Un’altra marcatura gli fece raggiungere la media di 8 reti in altrettante gare, 7 delle quali di testa. Il 21 Marzo però si infortunò e dovette saltare quattro partite, e causa il poco rispetto per i calciatori americani, al suo ritorno perse il posto da titolare. Riuscì comunque a segnare non appena scese di nuovo in campo e mise a segno un’altra marcatura nella giornata successiva.

 

La sua ambizione era quella di diventare capocannoniere della NASL, se ci fosse riuscito sarebbe stato il secondo americano ad esserci arrivato (Il primo era stato Kyle Rote Jr nel 1973), e spiegò alla stampa :”Se la NASL è onesta riguardo il supportare gli americani, una cosa come questa può solo far bene alla lega stessa. Magari scuoterà gli alti dirigenti; forse gli farebbe capire che gli americani hanno talento e possono giocare titolari. I ragazzi americani hanno bisogno di qualche eroe ed è tempo che la NASL ne crei per loro”.

 

Moyers non riuscì a tenere per l’intera stagione a quel livello e non sono non divenne capocannoniere ma non fu nemmeno l’americano più prolifico, questo onore spettò a Mark Peterson dei Seattle Sounders, ma Moyers rimase comunque uno dei migliori talenti nazionali sulla piazza.

 

La sua formidabile stagione del 1980 fece si che venisse convocato in nazionale, ma l’allenatore Walt Chyzowyc era riluttante nel farlo giocare, così un’altra volta il nativo di St Louis si trovò a fare da sostituto durante le qualificazioni alla Coppa del Mondo 1982. Moyers entrò in campo come sostituto durante le due partite contro il Canada, ma non giocò contro il Messico che eliminò gli Usa con un perentorio 5-1. Al ritorno, tra le mura amiche, partì da titolare e segnò entrambi i goal che diedero la clamorosa sebbene inutile vittoria agli Usa per 2-1, diventando così uno degli attaccanti più prolifici anche in nazionale, raddoppiando la media goal statunitense delle tre precedenti partite. Moyers da parte sua non volle biasimare l’allenatore per non averlo fatto entrare in campo più spesso :”Rispetto la sua opinione, ha scelto i giocatori in cui credeva di più, se ha fatto bene o no è un altro discorso”.

 

L’inverno seguente vide il bomber biondo coinvolto ancora una volta nel campionato indoor dove, grazie alla sua esperienza unita alla tecnica divenne un rifinitore letale totalizzando 19 reti in 16 incontri. Moyers cominciò la stagione 1981 da titolare senza mai perdere il posto e divenne il miglior attaccante americano con 11 reti e 6 assist, ma i Surf non raggiunsero i play-off e per via della forte diminuzione di spettatori a fine campionato fallirono. Ironicamente questo gli fornì la più grossa opportunità di carriera in tutta la sua vita.

 

Anaheim era fallita al termine della stagione 1981 assieme a Calgary, Minnesota, Los Angeles, Washigton e Dallas, e questa contazione, seguita a quella dell’anno precedente con le perdite di Allanta, Detroit, Houston e Rochester suonò come l’epitaffio della NASL, che si era espansa troppo in fretta al termine del campionato 1977. Ad ogni modo tutti i giocatori della squadre fallite vennero piazzati in un dispersal draft per cercare loro una nuova allocazione, e qui entrarono in scena i New York Cosmos, i quali per la prima volta decisero di partecipare seriamente al campionato indoor per la stagione 1981/82, e considerato che molte delle star internazionali in rosa non erano intenzionate a disputarla, la compagine newyorkese aveva bisogno di giocatori di qualità da inserire nei ranghi, e la scenta cadde su Moyers, il quale ebbe reazioni contrastate. Lui sperava di finire a Fort Lauderdale ma anche San Diego e Chicago avevano mostrato interesse alle sue abilità. I Cosmos misero subito in chiaro per il contratto, almeno nelle prime intenzioni era solo per la stagione indoor, ma Moyers non aveva intenzione di diventare un giocatore esclusivamente indoor e per questa ragione rifiutò un’offerta del sodalizio MISL dei St Louis Steamers, e fu così che quasi accidentalmente il bomber biondo divenne dei Cosmos.

 

Queste furono le sue parole :”Quando lo venni a sapere pensai a tutti i giocatori che avevano avuto in rosa, e sapevo che in passato gli attaccanti americani che c’erano stati non avevano mai avuto reali possibilità di giocare, questo un po’ mi preoccupa perché penso di poter iniziare da titolare in qualsiasi squadra della lega. Vedremo cosa succede in ogni caso, se sarà solo per il campionato indoor sarò comunque felice di partecipare”.

 

Il suo aiuto fu provvidenziale, coi suoi 20 goal e 10 assist Moyers divenne vice capocannoniere sociale di una squadra che si era atteggiata per la stagione indoor come la parodia di se stessa, e come ricompensa il ragazzo di St Louis fu scritturato per il campionato NASL 1982.

 

La realtà che ora viveva era molto diversa da quella di Anaheim, davanti a lui c’era gente come Giorgio Chinaglia, per quattro volte capocannoniere NASL e che quell’anno avrebbe ottenuto in quinto titolo, l’attaccante paraguaiano Roberto Cabanas, l’ala britannica Steve Hunt, e l’ex stella dei Rowdies Steve Wegerle, ed iniziò naturalmente come riserva, ma segnò due goal la prima volta che entrò in campo e scese in campo da titolare per altre 15 partite segnando 7 reti. Tornò poi in panchina col ruolo di riserva di lusso ed andò a segno per altre tre volte. Al termine della stagione Moyers finì vice capocannoniere sociale ma dovette guardare il Soccer Bowl ’82 dalla tribuna per via di un infortunio alla schiena.

 

La stagione indoor 1982/83 non venne disputata causa problemi organizzativi così Moyers seguì i Cosmos nei loro proverbiali tour in Australia,Giappone e Corea del Sud.

 

La stagione 1983 vedeva ancora una volta i Cosmos favoriti e non in piccola parte grazie anche all’ex stella dei Surf, perché sebbene la squadra più famosa d’America fosse rinomata soprattutto per il suo nutrito contingente di star straniere, ora cercava di scritturar anche i migliori talenti americani, ed oltre Moyers erano presenti in rosa anche Ricky Davis e Jeff Durgan, anche se quest’ultimo non disputò la stagione coi Cosmos per via di uno strano esperimento portato avanti della lega e la U.S.S.F.

 

In grossa difficoltà per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 1986 (che non avrebbe centrato) la nazionale Usa necessitava di giocare su basi regolari, perché molti dei calciatori americani dell’epoca scaldavano la panchina nei rispettivi club costellati di stelle straniere e giocatori inglesi di seconda e terza divisione, così in collaborazione con la federazione calcistica statunitense la NASL piazzò una nuova franchigia nella capitale denominandola Team America, con l’intenzione di piazzarvi i migliori americani della lega. Nonostante Durgan aderì al progetto, molti dei titolari nelle squadre NASL quali Davis e Moyers preferirono restare con le rispettive squadre, così la rosa del Team America fu composta, con l’eccezione di quei pochi coraggiosi che risposero alla chiamata alle armi, di giocatori della ASL, al tempo al serie B americana e della lega indoor MISL, così che il Team America andò incontro ad un prevedibile fallimento che provocò anche acredini all’interno dell’allora esiguo parco giocatori a stelle e strisce. Durgan asseriva che fosse un dovere per ogni americano rispondere alla convocazione e criticò fortemente Moyers, Davis ed altri come Mark Peterson dei Seattle Sounders (il quale fu colpevolizzato dal suo team per aver concluso la stagione nel Team America).

 

Quell’anno i Cosmos fecero fuoco e fiamme vincendo un altro titolo di divisione e per la prima volta nella sua carriera Moyers iniziò la stagione da titolare, ma non abituato a giocare molto per novanta minuti ebbe un inizio un po’ rallentato, in più doveva lottare duramente per conquistare delle palle goal, perché oltre Chinaglia, il bomber biondo doveva dividersi lo spazio anche con Roberto Cabanas che quella stagione avrebbe segnato 25 reti e si sarebbe portato a casa il titolo di capocannoniere di lega. Ironicamente non appena Chinaglia si infortunò Moyers cominciò a segnare copiosamente mettendo a segno 12 delle sue 15 marcature nella parte finale della stagione proprio quando l’ex laziale rimase fuori dal campo. Il cannoniere statunitense arrivò per la prima volta tra i primi dieci in classifica marcatori, ma sfortunatamente Montreal ribaltò i pronostici eliminando i Cosmos al primo turno dei play-off, così il sogno di Moyers di poter giocare al Soccer Bowl rimase tale.

 

La stagione indoor 1983/84 cominciò e per la prima volta nella storia i Cosmos la presero sul serio inserendo molti dei loro titolari in rosa, e quasi riuscirono a vincere il titolo arrivando in finale persa poi contro San Diego.Moyers cominciò lentamente anche questa volta per via di un infortunio che gli fece saltare le prime sei gare, ma presto ricominciò a segnare a grappoli totalizzando 30 marcature, e a metà stagione ebbe pure la fascia di capitano. Questo influì positivamente su di lui facendo si che segnasse più della metà dei suoi goal nelle partite finali di stagione.

 

Questa formidabile stagione fece pensare che i Cosmos fossero ancora una volta favoriti per il titolo NASL, ma quell’anno le cose non andarono per il verso giusto, e Moyers per via di infortuni e acredini con l’allenatore Eddy Firmani scese in campo solo 8 volte segnando appena 1 goal, i Cosmos finirono ultimi.

 

Al termine della stagione la NASL fallì e molte delle squadre superstiti si evolsero in franchigie indoor unendosi alla MISL, i Cosmos furono tra quelle. Viste le capacità di Moyers dimostrate nelle passate stagioni indoor della NASL si pensava che non avrebbe fatto fatica a riportare la sua squadra ai play-off, purtroppo però gli infortuni continuavano a perseguitarlo, ciononostante mise a segno 5 reti in 13 gare finché l’impensabile accadde…..dopo un decennio di eccellenza vissuto come la squadra più famosa d’America ed alfiere nel mondo del soccer a stelle e strisce i Cosmos fallirono a metà stagione, non era mai accaduto nella storia del soccer di prima divisione che una squadra titolata fallisse senza concludere il campionato, e questa fu una tegola e non da poco per la credibilità dello sport e della MISL stessa. Moyers ebbe così l’opportunità di tornare nella sua città d’origine firmando così per i St Louis Steamers, squadra di successo sia sul campo come seguito sugli spalti, che continuando la tradizione dei St Louis Stars cercava di costruire la propria squadra utilizzando quasi esclusivamente giocatori americani meglio ancora se nativi di St Louis, per cui sembrava che l’ex Cosmos calzasse perfettamente. Purtroppo però mise a segno solamente 1 goal in tutta la stagione e fu lasciato fuori rosa al termine del campionato.

 

E’ difficile dire con precisione il perché della perdita della capacità di fare goal di Moyers visto che aveva ancora un’ottima forma ed il suo stile di gioco era molto fisico e veloce come nella migliore tradizione americana. Forse fu una serie di infortuni che si trascinò nel tempo a far si che la sua abilità di segnare evaporasse dal giorno alla notte.

 

Dopo un anno di fermo, Moyers venne acquistato dai Canton Invaders, militanti nella American Indoor Soccer League, una lega indoor in teoria concorrenziale alla MISL ma che in realtà fungeva a quest’ultima come fucina di nuovi talenti. La stagione del ragazzo di St Louis si divise tra i Canton Invaders ed i Milwakee Wave e il bottino di reti fu comunque di tutto rispetto, 25 reti in 29 partite. Visto però il livello di gioco inferiore rispetto alla MISL molti si aspettavano molto di più da lui. Moyers aveva fatto vedere ancora lampi della sua bravura e del suo recente passato di bomber ma il capocannoniere di lega Rudy Pikuzinki aveva messo a segno 51 reti in 42 partite. Non ricevendo nessuna offerta da team della MISL il bomber biondo decise di abbandonare il calcio giocato.

 

Moyers è stato l’americano più prolifico della NASL ed il diciassettesimo in assoluto, e fu convocato in nazionale nove volte contando anche le Olimpiadi di Los Angeles nel 1984, quando gli Usa sorprendentemente pareggiarono 0-0 contro l’Italia campione del mondo 1982. Le reti messe a segno in con la nazionale a stelle e strisce furono invece due, entrambe coltro il Messico.

 

 

 

 

 

 

 

NASL

 

Anno Club GP G A TP

 

1977 St. Louis Stars 3 1 1 3

 

1978 California Surf 26 7 4 18

 

1979 California Surf 17 4 3 11

 

1980 California Surf 26 13 3 29

 

1981 California Surf 29 11 6 28

 

1982 New York Cosmos 28 13 9 35

 

1983 New York Cosmos 30 15 11 41

 

1984 New York Cosmos 8 1 0 2

 

TOTALE 167 65 37 167

 

 

 

 

 

Indoor

 

Anno Club GP G A TP

 

79-80 California Surf (NASL) 12 10 7 17

 

80-81 California Surf (NASL) 16 19 17 36

 

81-82 New York Cosmos (NASL) 16 20 10 30

 

83-84 New York Cosmos (NASL) 25 30 15 45

 

84-85 New York Cosmos (MISL) 13 5 3 8

 

St. Louis Steamers (MISL) 11 1 3 4

 

86-87 Canton Invaders (AISA)/

 

Milwaukee Wave (AISA) 29 25 9 34

 

TOTALE 122 110 64 174

Steve Moyers con la maglia dei California Surf e dei New York Cosmos
Steve Moyers con la maglia dei California Surf e dei New York Cosmos

Steve Moyers con la maglia dei California Surf e dei New York Cosmos

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